Il Passaggio

Il vulnus è profondo e raggiunge a diverse intensità tutti noi: la violenza omicida dei terroristi ha toccato il simbolo della nostra democrazia che, pur indebolito dalle vicende economiche ma, soprattutto, da quelle sulle migrazioni, rappresenta ancora le fondamenta di una costruzione che da decenni modella il nostro sguardo verso il resto del mondo. Bruxelles è l’Europa.

Prendere coscienza della determinazione con cui cellule terroristiche, non si sa quanto manovrate da menti e strategie ben più razionali della loro follia, scelgano bersagli che oltre la morte e il dolore lasciano uno smarrimento sociale e politico, è il dramma di questi giorni.

Se riuscissero a demolire quelle basi tanto faticosamente tirate su e tutelate negli ultimi 60 anni da milioni di persone, ognuna dal suo piccolo o grande spazio e luogo, avrebbero raggiunto ben più dell’obiettivo di terrore e sbandamento. Per questo e con profondo rispetto per la sofferenza di chi oggi è coinvolto direttamente e di chi sente riaffiorare il vissuto di pochi giorni, mesi o anni fa, ribadisco il mio pieno appoggio a quanti alzano lo sguardo e si allontanano da un facilissimo e scontato bisogno di odiare una “selezionata” massa di persone che subiscono l’ennesimo ingiusto confinamento nell’area del nemico.

Per questo sono orgoglioso della parole di Renzi che, come già in altre occasioni, ha immediatamente ribadito la differenza tra chi oggi scappa da guerre e povertà e chi invece è nato tra noi ma ha covato l’odio che ha portato alla follia omicida. I terroristi sono già qui, non serve chiudere le frontiere; serve un patto di sicurezza europeo forte e uniforme come serve continuare ad alimentare la capacità della società civile organizzata e dei governi di buona volontà di accogliere, integrare, assistere, essere solidale con chi ha bisogno di ricostruire una pur minima prospettiva di vita per sé e per la famiglia.

Non sarà mai inutile e ridondante ricordare che nella povertà, nell’ingiustizia sociale, nella mancanza di dignità covano e crescono i germi della rivalsa, dell’odio, della vendetta.

Si avvicina la Pasqua, il Passaggio. Che sia per noi un passaggio verso la consapevolezza che abbiamo tutti un ruolo importante da svolgere nella comunità globale che è diventata casa nostra.

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