Sabato si è parlato di spreco alimentare a Faenza. Lo spunto: una proposta di legge dell’onorevole Maria Chiara Gadda che propone di aumentare la quantità di cibo che viene recuperato da “morte” certa e redistribuito a chi ne ha bisogno.
Un ciclo vitale dunque che sostengo e che fa parte della visione di società che promuovo in prima persona e come rappresentante delle Istituzioni. Bell’evento, tante riflessioni. Il mio intervento lo trovate in questo blog.
Anche tanti commenti. Questo è stato uno di quelli più in sintonia con lo spreco (di tempo e di parole)….
c’è di che stare sereni!
Mi sono preso 5 minuti per rispondere, convinto che nessuno abbia l’appannaggio (inteso proprio come concessione di favore) delle citazioni, sempre che siano usate in modo rispettoso e lecito.
Caro Vincenzo
Nel mondo e nella storia ci sono tante persone che con la loro vita e le loro parole ci interpellano. Ciascuno con la propria sensibilità raccoglie quanto di buono ritiene e cerca di contestualizzarlo nel proprio tempo e nei propri luoghi, con proposte concrete.
Questo, con metodo democratico in definitiva è la politica.
In altre parole è la base per un confronto proficuo anche partendo da posizioni differenti.
La tua osservazione, dal mio punto di vista, non è la base per il confronto, ma per lo scontro basato sulla delegittimazione dell’altro, e in questo sì, devo ammettere, come pentastellati siete molto coerenti.