Il Governo ha scritto che siamo alla vigilia di un boom economico, ma tutto ciò somiglia ad una scommessa da bar dello sport.
La risata generale del Bar Sport è garantita, forse i più benevoli, trattenendo la risata, gli farebbero notare che il Milan negli ultimi cinque anni non ha mai fatto più punti della Juve e che se anche la quota della scommessa è molto buona, non essendoci praticamente alcuna probabilità che la cosa si verifichi, non ci sono ragioni per dargli dei soldi.
Uscendo dalla metafora calcistica ritorniamo nella triste realtà.
Il Governo ha scritto che siamo alla vigilia di un boom economico, perché gli esiti delle azioni previste (reddito di cittadinanza, sgravi fiscali, ecc) determineranno un balzo miracoloso del PIL che crescerebbe da 0,9% a 1,5%: più del cinquanta percento in più. Contemporaneamente i tedeschi affermano per sé stessi che il PIL in Germania cala: è evidente che anche in altri ambienti diversi dal bar sport, sono pochi quelli che credono siano vere le previsioni italiane: Istat, Banca d’Italia, Ufficio Parlamentare di Bilancio, INPS, Commissione Europea, Agenzie di Rating, Mercati Azionari, fino alle persone normali che stanno portando i soldi all’estero.
Da quel numero discendono poi tutti gli altri che di conseguenza difettano anch’essi di attendibilità. Il rapporto Deficit/PIL il governo lo dichiara al 2,4% utilizzando ovviamente il Pil gonfiato e inattendibile. Se prendiamo un valore del PIL attendibile e cioè che la maggior parte degli analisti ritiene realistico, quel rapporto dichiarato al 2,4% arriverà sicuramente a superare il 3%. Infine segnalo un’altra conseguenza. Così come al Bar Sport, Salvini fa fatica a trovare chi stia con lui a fare la scommessa sul Milan, allo stesso modo cominciamo a fare fatica come Stato Italiano a raccogliere soldi attraverso l’emissione di titoli di debito pubblico perché alla scommessa di crescere più della Germania sono sempre meno quelli che ci credono.